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Castelsardo

11 km da Valledoria - La cittadina di Castelsardo (fondata dai Doria nel 1102, si chiamò prima Castelgenovese, poi Castelaragonese - sotto gli spagnoli - e infine Castelsardo), centro principale dell`Anglona, è rinomata per l`aspetto del suo centro storico, arroccato in maniera davvero pittoresca su un erto promontorio a picco sul mare dell`Asinara, e sovrastato dai resti della cinta muraria e del castello costruito dai genovesi Doria. Da visitare, nelle viuzze del vecchio quartiere medioevale, la cattedrale di San Antonio Abate, individuabile per il bel campanile in stile aragonese, e la chiesa Santa Maria.

Sono inoltre d`obbligo gli acquisti dell`artigianato  caratteristico: sopratutto i magnifici cestini. Il cestino di Castelsardo è uno dei prodotti dell`artigianato sardo, più apprezzati per il suo valore è maggiormente diffusi nel mondo. Gli abitanti di Castelsardo appresero questa antica arte dell`intreccio, che a tutt`oggi fa da scenografia nelle vie del centro storico, dai monaci antoniani, giunti dall`Egitto tra il VII e l`VIII secolo. Di questi monaci Castelsardo conserva il ricordo nella tradizione orale, viva soprattutto nella "Perantunadda", canzone in onore di S.Antonio Abate. L`arte dell`intreccio, nasce probabilmente dall`esigenza di utilizzare materiale ti origine vegetale locale, per costruire recipienti o ripari o quant`altro la mente umana del tempo poteva immaginare e realizzare.

Appuntamento con la più genuina ed antica tradizione del folclore sardo è, il lunedì prima di Pasqua, la processione del Lunissanti. La cerimonia si svolge di sera, per le strette viuzze del centro storico, illuminate solo da antiche lampade ad olio. Dopo la messa (nella chiesa di Santa Maria), celebrata all`aurora sull`altare del Cristu Nieddu (Cristo nero) parte un pellegrinaggio  di "Cori" (gruppi di quattro cantori) e "Misteri" verso la basilica della Madonna Rosa di Gerico a Tergu, dove i Misteri con la celebrazione della Messa Pontificale, vengono presentati alla madonna, accompagnati dall`Attitu (Canto pianto sul Cristo ucciso).

Una breve escursione verso l`entroterra porta alla chiesa di Santa Maria di Tergu, di stile romanico, al nuraghe Paddagiu e all`Elefante. La roccia dell`Elefante - una roccia trachitica rossastra - fu utilizzata dai prenuragici per scavarvi alcune tombe.

Terme di Casteldoria

8 km da Valledoria - La Sardegna grazie ai minerali e al vulcanesimo recente possiede varie sorgenti termali e minerali. Le sorgenti termali, la cui temperatura oscilla tra i 40° ed i 70° C., sono allineate lungo le principali linee di frattura, in prossimità di affioramenti di lava come anche le terme di Casteldoria che si trovano a Santa Maria Coghinas. Le terme sono conosciute sin dall`antichità per le loro acque salso-bromo-iodiche che sgorgano a 70° all`uscita di una selvaggia gola porfirica quasi a livello del fiume Coghinas.

Vicino si trova il castello dei Doria, fondato nel XII secolo. È situato in una cornice di rocce rosso vivo e si erge su una collina di 228 m. Lungo un percorso si possono ammirare due piccole chiese romaniche, quella di S. Giovanni, in ottimo stato di conservazione, e quella di S. Maria delle Grazie che ha conservato la facciata gotica.

Il paesaggio delle colline circostanti il fiume Coghinas è ricoperto da una rigogliosa macchia mediterranea costituita prevalentemente da ogliastri, sugheri e altre varietà tipiche di tale vegetazione come il lentisco, l`alaterno e il cisto. Nel territorio sono presenti diverse specie di mammiferi quali il cinghiale, la volpe sarda, il porcospino, la donnola, la martora e il gatto selvatico. Per l`avifauna si segnala la consistente presenza dell`airone, della pernice sarda e del falco pescatore. La tartaruga d`acqua trova in questo luogo un habitat ideale per la sua sopravvivenza.
 

Perfugas

20 km da Valledoria - Il territorio di Perfugas è caratterizzato da un paesaggio ad ampie vallate fluviali, separate da rilievi non elevati e dalle sommità pianeggianti. Il paese, sito 92 m sul livello de mare, poggia, nel suo nucleo più antico, sulla collinetta di Santa Maria, dove si è sviluppato un centro nuragico-romano e medioevale, particolarmente attivo ed economicamente valido.

La raccolta di migliaia di strumenti e manufatti litici hanno permesso di retrodatare la preistoria sarda (le cui attestazioni più antiche erano ferme al VI millennio a.C.) a circa150-200.000 anni a.C.  La creazione nel 1988 del Museo Archeologico e Paleobotanico ha valorizzato il ricco patrimonio archeologico di Perfugas che, oltre alle testimonianze paleobotaniche e paleolitiche, vanta una documentazione quasi senza interruzione culturale che va dal Neolitico Antico al Medioevo. Tra i monumenti si segnalano: il complesso a domus de janas di Niedda, la domus dell`Ariete in località Funtana Pulida e lo splendido tempio a pozzo ch`è ubicato in pieno centro storico.

Nel corso del XII secolo fu costruito il primo impianto della chiesetta romanica di Santa Maria, al centro del paese, il più antico esempio di impiego in Sardegna di file alterne di pietra calcarea e di conci in trachite. La chiesa di san Giorgio, in pregevoli linee gotico aragonesi, che si trova a un paio di chilometri dal paese, risale invece al periodo tra il XV ed il XVI secolo.

Oltre che di questo ricco patrimonio di beni architettonici ed archeologici, Perfugas gode di un`economia fondata sull`integrazione di agricoltura ed allevamento. Sarebbe da segnalare l`alta qualità del formaggio perfughese e la sua vasta scelta.....

Anche il folklore è uno dei grandi patrimoni del paese. Il coro "Matteo Peru" che vanta quasi trent`anni di attività, organizza già da anni ogni estate un festival internazionale del folklore e fa si che Perfugas è diventato una delle mete principali per i cultori delle tradizioni popolari. Non a caso, il "Matteo Peru", fa parte della Fitp, la Federazione delle tradizioni popolari da tempo riconosciuta dal ministero dello Spettacolo.

Foresta pietrificata

Tra 20 e 25 km da Valledoria - Lungo la valle del Riu Altana si trovano dei resti della Foresta pietrificata di Iscia (Perfugas) e di Carruca (Martis). È questa la zona del comprensorio più ricca di reperti fossili, molti dei quali ancora interrati a varie profondità. Quelli visibili, disposti lungo l`argine del Riu Altana, sono di grosse dimensioni, alcuni forati al centro, altri invece completamente mineralizzati: tutte le parti lignee si sono cioè trasformate in roccia assumendo la fisionomia di vere e proprie sculture naturali.

Sedini

12 km da Valledoria - Sedini è un piccolo comune ma conserva ancora intatte alcune bellezze e particolarità naturali, archeologiche e culturali. Di importanza storica e artistica sono alcune chiese campestri come la chiesa di S.Nicola di Silanis, S.Pancrazio, Sant`Anna, Chiesa dell`Annunziata, ed altre. Altrettanto famosa e degna di essere visitata, a Sedini, è la Domus de Janas che si affaccia, dal paese, sulla valle di Silanis.

La domus de Janas Sa Rocca che a differenza di altre Domus si presenta, dall`esterno, come una enorme roccia al cui interno era stata ricavata inizialmente una abitazione composta da due soli vani (anticella e cella principale), dell`Età del Rame furono aggiunti alcuni vani laterali, nel Medioevo venne utilizzato come prigione e nel Novecento, infine, divenne una casa d`abitazione (com`è tuttora), con raggiunta di murature e solai.

Diverse sono le grotte presenti sul territorio del Comune di Sedini e non poteva mancare il Nuraghe (Lu Padru) nella zona alta del paese.

Tempio Pausania

45 km da Valledoria - La città di Tempio Pausania (capoluogo storico della Gallura) è situata all`interno della Gallura e sorge su un altopiano sovrastato dal Monte Limbara e incorniciato dai monti di San Giorgio e dalle colline di Curraggia,di Limpas e dai pittoreschi monti di Aggius. La ridente campagna intorno alla città è ricca di vallate, di vigneti e di boschi dove predomina l`originaria vegetazione di querce e la macchia mediterranea.

Particolarmente rigogliosi sono i boschi di sugherete, il cui prodotto ha caratterizzato l`espansione economica della città nella seconda metà dell`800 e nella prima metà di questo secolo e che, tuttora, dà ricchezza e occupazione al territorio dell`Alta Gallura.

Conserva nel centro storico elementi tipici di un`architettura sobria ed elegante, con palazzotti di granito grigio (è chiamata "città di pietra"). La fisionomia urbana del centro storico è caratterizzata da edifici realizzati nel 1700 e nel 1800, quasi tutti a due o tre piani, costruiti in granito a vista e abbelliti da poggioli chiusi da ringhiere in ferro battuto e da mensole sotto gronde (a volte decorate). Il cuore della città è costituito da Piazza Gallura, dove si affaccia il Palazzo Comunale, e dalla suggestiva Piazza adiacente dove si trovano la Cattedrale di San Pietro, l’oratorio del Rosario, imponenti edifici in granito e una porta ad arco stretta tra due costruzioni.

Il suolo è ricchissimo di fonti, le cui acque minerali vengono utilizzate nello stabilimento termale idropinico. Attraverso un viale panoramico si raggiungono in periferia, le fonti di Rinaggiu, celebri per la bontà e la qualità diuretiche delle acque.

In mezzora, da Tempio, si può salire sul Monte Limbara: oltre la località Vallicciola, in un ambiente di tipo alpino, si giunge fra foreste di abeti all P.Balistreri da cui si gode uno sconfinato panorama sulla Corsica, su Olbia e, naturalmente, su tutta la Gallura.

Alghero

78 km da Valledoria - Alghero, di presunta origine araba, deve forse il suo nome alle abbondanti alghe che le correnti marine depositano sulla costa. La bella cittadina è una delle realtà dell`isola dove il turista può godere di numerosi servizi e possibilità, culturali e di svago, soprattutto nella stagione estiva, quando la popolazione di Alghero aumenta di circa trentamila abitanti. La calma ed il  relax prendono una pausa e ritornano in inverno.

Affacciata sul mare, è tra le più belle cittadine della Sardegna, per il suo centro storico e per l`ambiente naturale che la circonda. Il centro storico conserva il fascino della antica cuttà spagnola. Le pittoresche viuzze sono sempre affollate di turisti. Oltre ai prodotti delle altre zone è caratteristico di Alghero l`artigianato del corallo.

La storia di Alghero ha dato un`impronta catalana alla cittadina, in quanto fu dominio aragonese per diversi secoli. Il dialetto locale, ancora in uso, è infatti catalano. Da ammirare i resti delle mura medioevali, quali la Torre di Porta Terra, della Maddalena e dello Sperone. Passeggiando tra le suggestive vie del centro storico, si incontrano il Duomo di Santa Maria, con la magnifica torre campanaria, e la Chiesa di San Francesco, che costituisce il monumento più importante di Alghero. Molto suggestivo al tramonto nel lungomare alberato dove è ubicata peraltro la Torre di San Giacomo.

Trenino Verde

Sassari  - Tempio

Partendo dalla città di Sassari, questo itinerario si sviluppa attraverso Osilo, famoso per la produzione di tappeti e coperte, ma anche per l`arte orafa; Nulvi e Martis, con la sua affascinante foresta silicizzata di Carucana, passando per Laerru, famosa per la lavorazione delle radici dell`erica, per la produzione di pipe, e ancora per Perfugas, dove sono stati trovati i primi reperti di insediamento umano, osservabili al Museo Civico Archeologico e Paleobotanico. Si prosegue passando per Bortiggiadas e Aggiu, fino ad arrivare a Tempio, capoluogo storico della Gallura interna, ai piedi del Monte Limbara.

Tempio  - Palau

La linea Tempio Palau passa per Luras, Calangianus, Sant`Antonio di Gallura, Arzachena, per giungere infine alla stazione di Palau.

Partendo da Tempio, ai piedi del Monte Limbara si passa per Luras, paese noto per i numerosi dolmen, per giungere a Calangianus, paese ad economia agricola ( importante per la lavorazione del sughero), nelle vicinanze è possibile visitare il nuraghe Agnu, a pianta quadrangolare;  si prosegue per Arzachena, per giungere infine a Palau, proprio di fronte al`Isola di La Maddalena ed al suo splendido arcipelago, ricco di isole da sogno tutte da visitare! (nella foto la motrice a vapore e sullo sfondo l`isola di La Maddalena).

 

 
 
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